| io l'ho provato varie volte, a lucca comics, a expo milano 2015, e ad altri eventi. è attraente se lo si prova, sembra di essere nel gioco e tante belle cose...
ma scusate eh... abbiamo veramente bisogno di questo??
sono sempre stato un passionista (forse anche esagerato) dei videogiochi, iniziando a giocare a 2 anni (con l'ausilio dei genitori che provvedevano a leggere dato che non ero ancora capace) su un amiga al famosissimo zork (nota avventura testuale, dove sullo schermo blu appare scritto ad esempio "sei in una foresta buia, a nord si apre una radura, davanti a te un piccolo cespuglio sembra celare qualcosa", e tu giochi scrivendo cosa vuoi fare..) semplicemente divertentissimo, e lo ricordo tuttora come qualcosa di veramente stimolante per l'immaginazione e anche l'intuito se vogliamo..
il bello è che quando non c'era la grafica, lo scopo della software house era creare un gioco divertente, che potesse piacere a più persone possibili per poter vendere più copie possibili, fantastico!
adesso che c'è la realtà virtuale, i giochi online, gli abbonamenti per giocare e quant'altro, lo scopo è diventato : far stare il più possibile il giocatore incollato davanti allo schermo, o quello che è, per fargli shoppare più oggetti sull'item shop, per fargli vedere più pubblicità, per fargli comprare più DLC, e poi non importa se il gioco è lungo e noioso, ansi meglio, almeno ci devi stare di più, l'importante è che sembri la realtà per tenerti di più davanti a quello schermo.
francamente dopo "tomb raider the angel of darkness", "vampire the masquerade", "obscure", "obscure 2" non ricordo altri titoli che mi abbiano emozionato tanto.
|